Pubblicato dal Comune di Collepardo nel 1998.
La cartolina in realtà raffigura il lato "occidentale" del paese.
Pagg. 12 e 13:
Le due foto non possono essere della seconda metà dell'800 perché nella prima si vedono i supporti della luce elettrica, arrivata a Collepardo nel 1912, e la seconda è chiaramente successiva.
Pag. 17:
La donna sdraiata è Agata Mancini, moglie di Michele Frasca. Le due alla finestra sono, da sinistra, Olga Frasca, figlia dei suddetti, e Iolanda Frasca.
Pag. 21:
I muretti con i vasi e il cancello del Monumento ai Caduti sono stati poi ripristinati nel 1991.
Pag. 29:
Nella foto in alto, sulla destra si vede un pezzo della lapide con i caduti della guerra 1915-18, lì posta nel 1919 e poi spostata a fianco del Monumento ai Caduti nel 1957.
Pag. 40:
Nella prima foto a sinistra ci sono, da sinistra: Maria Teresa Tagliaferri, suo fratello Giorgio e Crescenzina Liberatori.
Nella seconda foto ci sono, da sinistra: i fratellini Guido e Ennio Rondinara, figli di Vittorino, e la loro nonna paterna Eutulia Petrucci. Questa foto fa il paio con quella a pag. 63.
Pag. 53:
Marcellina Rondinara è nata nel 1897, per cui la foto potrebbe essere del 1900 circa.
Pag. 54:
Padre Angelo Tagliaferri, al centro della foto, è nato nel 1864 e morto nel 1922.
Sotto di lui, un poco a sinistra, il giovane con baffi e cappello è Tommaso Tagliaferri, padre di Ubaldo.
Ancora più a sinistra, con barba e soprabito bianchi, Pietro Tagliaferri, padre di Tommaso. La donna dietro padre Angelo è Maria Protani, moglie di Pietro e madre di Tommaso.
La donna davanti al frate, che poggia la mano sulla spalla di Tommaso, è Caterina Galli.
In primissimo piano, la seconda bimba da sinistra è Annamaria Tagliaferri, tenuta in braccio da Vincenzina Tagliaferri.
Pag. 63:
La foto a destra ritrae i coniugi Eutulia Petrucci (non Utulia Cefalei) e Bartolomeo Rondinara con il loro nipote Ennio Rondinara (non il nipote Vittorino), che era figlio del loro figlio Vittorino. La foto fa il paio con quella a pag. 40.
Pag. 77:
Nella foto si distinguono, da sinistra: la guardia comunale Amedeo Graziani (con il cappello), quindi, più basso, l'impiegato comunale Ettore Gargiulo e subito dopo il segretario comunale Luigi Sciocchetti. A destra del busto del Ss. Salvatore il podestà Luigi Tolomei (con la fascia sotto la giacca) e subito a destra suo fratello Dante, padre di Anna, Maria Pia e Massimino.
Pag. 78:
Nella foto in basso a destra la bambina sul predellino della macchina è Anna Salamoni.
Pag. 79:
Nella foto di Guglielmo Marconi compaiono anche, all'estrema sinistra, la sua balia Vincenza D'Amico e, al centro con i baffetti, Mario Tagliaferri, proprietario della macchina fotografica con cui la foto è stata scattata.
Pag. 89:
La foto fu scattata nel 1952 in occasione della chiusura del 2° cantiere scuola per la realizzazione della strada Collepardo-Trisulti (e non per la sua inaugurazione).
Pag. 93:
La foto risale al matrimonio Sante Cacciola con Anna Tagliaferri, nell'ottobre 1953 (non nel 1955 circa). In piedi, al centro, si distinguono anche Bernardino Tagliaferri, con camicia bianca, e Michele D'Amico, con camicia scura, che gli poggia una mano sulla spalla.
Pag. 95:
Nella foto in alto si riconoscono, sulla destra, Erasmo Cristini, con un bastone in mano, e Luciano Liberatori, con un fazzoletto bianco in testa.
Nella foto in basso, il secondo personaggio da destra, con la veste da seminarista, è Ulderico Sarandrea.
Pag. 105:
A sinistra, con la bandiera, il messo comunale Quirino Romano. A destra, dopo il sindaco Benedetto Bussiglieri, le guardie comunali Augusto Rondinara, Celestino Trifone Tagliaferri e Pietro Liberatori.
Pag. 107:
L'arciprete don Alipio Cefalei veniva soprannominato "Pìncica" e sapeva ingegnarsi in diverse materie: dalla falegnameria alla pittura, dall'allevamento delle api e produzione del miele all'orologeria, ecc.
Pag. 111:
Il personaggio si chiama Padre Cesare Di Nunzio (e non Fiormonte), al secolo Tommaso. Qui per una sua biografia più dettagliata.
Pag. 119:
Mons. Giovanni Battista Guidi fu Delegato apostolico (non Nunzio apostolico). Qui per una sua biografia più dettagliata.
Pag. 129:
Nella colonna di destra: Anna Salamoni (non Salomoni).